Vuelta a España, il direttore Javier Guillen: “Abbiamo offerte per partire da altri Paesi e ce ne sono alcuni anche fuori dall’Europa”

Riguardo alla WildCard aggiuntiva per quest'anno, il direttore della corsa non si sbilancia: "Spero che ci saranno 23 squadre, ma sto lavorando su 22". E sulla partecipazione di Pogacar: "Vogliamo e abbiamo bisogno che venga. Speriamo che venga"

Javier Guillen punta a espandere la Vuelta a España anche al di fuori dei confini europei. Terzo Grande Giro della stagione, la gara iberica non ha preso il via molto spesso dall’estero nel corso della sua storia, a differenza di Tour de France e Giro d’Italia, sommando fin qui solo cinque partenze lontano dalla Spagna. Quest’anno, con il via dal Piemonte, ci sarà la sesta e il prossimo anno già la settima con l’inizio fissato nel Principato di Monaco, ma il suo direttore ha rivelato in un’intervista a Marca di aver ricevuto offerte da molti Paesi per ospitare la partenza della corsa, intenzionata a crescere ulteriormente di importanza nei prossimi anni.

“La Vuelta è l’evento nazionale più internazionale che abbiamo, perché ha la possibilità di svolgersi in Spagna e all’estero nella stessa edizione – le parole di Guillen – Quest’anno partiamo dalla regione Piemonte. Abbiamo offerte per partire da altri Paesi […] Ce ne sono alcuni lontani, anche fuori dall’Europa. Non vogliamo mentirvi. Come Paese abbiamo un legame con l’America Latina, che è anche un continente con molti appassionati di ciclismo. La distanza rende le cose più difficili rispetto all’Europa. O anche in Africa, dove abbiamo anche la possibilità di espandere la corsa. Dobbiamo espandere il marchio. È molto importante continuare a crescere, anche promuovendo la gara femminile”.

Guardando all’edizione più vicina, quella che il prossimo 23 agosto scatterà da Torino, il direttore di corsa ha parlato della questione WildCard aggiuntiva: “Non ho informazioni ufficiali. Lavoro su 22 squadre. È vero che la Vuelta può sfruttare il fatto di avere più tempo. Essendo la terza in calendario, possiamo aspettare di più rispetto alle altre. Se questa decisione verrà presa, dovrà essere presa con il consenso di tutti. Se lo chiedete a me, spero che saranno 23. Ma sto ancora lavorando su 22“.

L’altro punto di domanda attorno alla corsa riguarda la possibile partecipazione di Tadej Pogacar: “Non abbiamo conferme ufficiali. Non possiamo commentare speculazioni o contatti informali. Quando Pogacar annuncerà il suo calendario definitivo per tutto l’anno, sapremo se verrà alla Vuelta. Vogliamo e abbiamo bisogno che venga. Speriamo che venga. Ma la decisione spetta alla squadra o al corridore. Finché non lo dirà lui, anche noi non faremo alcun commento”, ha concluso Guillen.

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